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Soggettività e potere. Ontologia della vulnerabilità in Simone Weil (0)

Rita Fulco

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Filosofia occidentale: dal 1800 in poi XX secolo, 1900–1999

Editore: Quodlibet

Anno: 2020

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 176 Pagine

Isbn 13: 9788822905062

Cosa significa essere vulnerabili? In che senso possiamo definire la vulnerabilità come ciò che è più proprio dell'essere umano? In che relazione sta la vulnerabilità, la possibilità, cioè, di essere feriti, soggetti a un vulnus - a ogni tipo di vulnus, fisico, psichico, sociale -, con l'esposizione a un fuori che può nutrirci o distruggerci? Simone Weil si interroga su tali questioni a partire dalle differenti forme assunte dal malheur, la sventura, concetto attorno al quale ruotano le sue ricerche. Che tipo di soggettività può farsi carico del malheur e della vulnerabilità degli esseri umani? Che rapporto c'è tra potere e malheur? La filosofia, per Simone Weil, è «cosa esclusivamente in atto e pratica». Non si può, dunque, prescindere, per rispondere a tali questioni teoretiche, dal costante riferimento non solo alla "disciplina spirituale", centrale per Simone Weil, ma anche alla politica, e, in particolare, al rapporto tra diritti e obblighi, pietra angolare per la costruzione di un mondo sempre più giusto.

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