Il racconto del Novecento da Pirandello a Tabucchi (0)

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Da Pirandello con Ciàula scopre la luna a Buzzati con I sette messaggeri, da Calvino con L'Avventura di due sposi a Tabucchi con Piccoli equivoci senza importanza, i narratori più interessanti del Novecento italiano esplorano, con differenti tagli tematici e stilistici, le mille possibilità di gioco o di tragedia, di parodia o di cronaca, di favola o di testimonianza offerte dalla forma del racconto. Scandita secondo una successione cronologica che va dalla Belle Epoque agli anni Settanta, l'antologia fornisce uno spaccato della letteratura italiana contemporanea, delle sue dinamiche e dei suoi momenti di snodo: individualità e movimenti trovano la loro collocazione ed esibiscono, attraverso i testi esemplari prescelti, le loro complesse relazioni.

CONTENUTO

Dal primo Novecento alla Grande Guerra
Luigi Pirandello, Ciàula scopre la luna; Italo Svevo, Vino generoso, Federigo Tozzi, La campana.

Tra le due guerre
Massimo Bontempelli, Quasi d'amore; Alberto Savinio, Vecchio pianoforte; Alberto Moravia, Delitto al circolo di tennis; Corrado Alvaro, Ritratto di Melusina; Romano Bilenchi, Un errore geografico; Dino Buzzati, I sette messaggeri; Tommaso Landolfi, Il racconto del lupo mannaro; Elio Vittorini, Nome e lagrime; Carlo Emilio Gadda, La domenica.

Dal secondo dopoguerra a oggi
Cesare Pavese, Storia segreta; Elsa Morante, Il soldato siciliano; Giorgio Bassani, La passeggiata prima di cena; Anna Maria Ortese, Un paio di occhiali; Italo Calvino, L'avventura di due sposi; Mario Rigoni Stern, Alba e Franco; Beppe Fenoglio, Golia; Goffredo Parise, Crematorio di Vienna (2); Leonardo Sciascia, Gioco di società; Primo Levi, Cerio; Italo Calvino, Fino a che dura il Sole; Antonio Tabucchi, Piccoli equivoci senza importanza.